
E’ purtroppo un argomento all’ordine del giorno, quello legato al colesterolo. Per via del fatto, che sempre più persone, si trovano nella condizione di averci a che fare, e quindi di gestirlo nel modo migliore possibile, per non rischiare di avere dei danni ancora peggiori. Ma ci sono delle novità davvero interessanti.
Colesterolo alto: cosa sappiamo?
Il colesterolo alto, è una sfida globale. Cosi come i disturbi che hanno a che fare con il metabolismo. Eppure, ci sono delle novità, che potrebbero cambiare ogni cosa, e che arrivano dopo molti anni di studi approfonditi. Uno studio recente, ha infatti individuato un meccanismo chiave, collegato al microbiota intestinale.

Questo che cosa fa? Va ad influire sul metabolismo lipidico, e anche su quelli che sono i livelli di colesterolo nel sangue. Una scoperta, che cambia ogni cosa, e che inoltre apre anche la strada a delle terapie davvero innovative. E poi, a degli approcci che sono mirati, anche per quello che sono le diete da seguire.
In questo modo, si va incontro ad una gestione migliore del proprio corpo, e in modo particolare, davanti a patologie particolari, come: obesità, fegato ingrossato e ipercolesterolemia. Ma cerchiamo di entrare ancora di più nel dettaglio, per capire meglio la questione, e avere una risposta concreta, sotto ogni punto di vista.
La molecola che equilibra il metabolismo
Parliamo in particolare della bile acids. E’ una molecola prodotta dal fegato, a partire dal colesterolo. In pratica le due cose, che hanno la gestione della digestione dei grassi. Dopo un attento studio, si è capito, che questa molecola, trasforma gli acidi in BA-MCY. Una molecola, che è in grado di

bilanciare quella che è la produzione della bile. E poi, regolare anche quelli che sono i livelli di colesterolo. Grazie a questo nuovo equilibrio, si fa in modo di dire addio ad un accumulo eccessivo di grassi, per andare incontro ad un metabolismo decisamente più sano. E quindi migliore per il corpo.
Sicuramente, si tratta di una scoperta innovativa, che potrebbe cambiare ogni cosa, e anche il modo di gestire le terapie, che hanno a che fare con il colesterolo alto. Prima di sperimentarla, però, è sempre bene potersi affidare al proprio medico di fiducia. L’unico in grado di capire, se va bene
Il colesterolo buono può diventare dannoso?
Il colesterolo HDL è sempre stato considerato un parametro positivo per il corpo umano, eppure, non sempre per tutti vale la stessa cosa. Esiste il colesterolo libero e attivo, che è poi quello coinvolto nelle funzioni cellulari, ma che potrebbe anche essere dannoso, se in eccesso dentro il corpo e non solo.

E poi, ci sta il colesterolo esterificato: che è quello stabile, che si può immagazzinare, e che ha dei benefici per il corpo umano. Insomma, porta a dei rischi minori per la salute in generale. Una cosa è certa, non tutti i tipi di colesterolo sono uguali. troppo colesterolo libero, può portare a dei problemi.
I ricercatori, hanno uno scopo in mente, ovvero quello di dimostrare, che la presenza di troppo colesterolo buono, porta allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Un metodo, che potrebbe aprire la strada a dei nuovi sentieri, e anche a delle cure diverse per tanti pazienti, che hanno bisogno di una attenzione diversa.
Il colesterolo cattivo: come si annida?
Il colesterolo cattivo invece, si attacca al ricettore che ne determina lo smaltimento. Il colesterolo LDL è uno dei principali fattori che portano allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Secondo gli esperti, questo riesce ad uccidere una persona ogni trenta secondi. Per cui, trovare una soluzione è importante, senza dubbio alcuno. Ed è quello a cui si vuole arrivare.

Per potere abbassare il colesterolo, il consiglio è quello di portare avanti sempre una vita sana. Fare attività fisica, evitare alcool e fumo e poi attenzione all’alimentazione. Mangiare verdura, legumi, frutta e cereali integrali. Cercare anche di ridurre i grassi saturi e idrogenati e trans. E poi ancora, consumare cibi, come:
avena e orzo. Ceci, lenticchie, piselli, noci, nocciole, pesce azzurro, mele, uva, broccoli, avocado. Infine, cercare anche di integrare gli omega 3, solo quando si è in carenza. E cercare, se serve di aiutarsi, anche con degli integratori. Infine, anche le tisane e il thè, è sempre meglio berlo senza teina. E’ importante.