Rosmarino in giardino: l’ingrediente segreto per profumare la tua vita quotidiana

Il rosmarino, un condimento comune per arrosti di carne e di pesce ma non solo… Pianta aromatica dal profumo intenso e spiccato che può essere impiegata per profumare gli ambienti domestici, donando un sentore naturale piacevole e fresco, soprattutto se in unione ad altre tipologie di piante, anch’esse profumate!

Salvia rosmarinus o rosmarino

Parlare di Salvia rosmarinus o di rosmarino è esattamente la stessa identica cosa: il primo rappresenta infatti il nome scientifico, espresso in nomenclatura binomiale, il secondo è, invece, il nome comune di questa pianta arbustiva perenne della famiglia delle Lamiaceae (anche detta Labiatae). Come mai la famiglia di appartenenza è chiamata in questo modo?

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Prova ad osservare i fiori del rosmarino e troverai la risposta! Essi, infatti, con un po’ di fantasia e immaginazione, potrebbero essere paragonati a della labbra (da cui deriverebbe il termine “Labiatae”). I fiori di questa pianta sono di colore violetto, con sfumature bluastre e sono riuniti in piccole spighe apicali.

Le foglie della pianta del rosmarino sono piccole, allungate e con punta arrotondata. Esse sono di colore verde intenso ed emanano, insieme ai fiori, un forte e inconfondibile profumo che rendono il rosmarino un ottimo aroma da utilizzare in cucina, per la preparazione di numerose e variegate ricette a base di carne e pesce.

Il ciclo vitale del rosmarino

La pianta, originaria dell’areale del Mediterraneo, è qui endemica e può crescere spontanea anche se, ormai, è molto più comune trovarla coltivata in orti e giardini. Il suo ciclo vitale è perenne e consta di più fasi consecutive. Le nuove piantine possono svilupparsi a partire dai semi precedentemente messi a dimora nel suolo ma non solo.

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Comune è anche la propagazione tramite talee, ovvero dei piccoli pezzi di rami prelevati dalla pianta madre e fatti radicare. Il periodo migliore è rappresentato dalla primavera. A seguito dello sviluppo del germoglio, può partire la fase di crescita vegetativa che dura circa un mese e consente alla pianta di accrescersi in altezza e in numerosità fogliare.

Piante di circa un paio d’anni hanno raggiunto il pieno sviluppo vegetativo e la massima fioritura. A partire da questo momento è possibile effettuare la raccolta dei rami. Man a mano che la pianta invecchia, tende a diventare sempre più legnosa. Il periodo di fioritura si verifica nelle mezze stagioni, in primavera e in autunno.

Come si coltiva il rosmarino?

Il rosmarino è una pianta rustica e fa parte della cosiddetta macchia mediterranea. Proprio per questa caratteristica tende ad essere caratterizzata da una spiccata adattabilità e robustezza, facendo sì che le pratiche di coltivazione siano semplici per chiunque, anche per i meno esperti in giardinaggio o per coloro che non possiedono il pollice verde.

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In generale, per poter permettere alla pianta di svilupparsi al meglio, potrebbe essere utile piantarla con esposizione soleggiata, in zone non particolarmente umide e fredde. Il suolo di impianto dovrebbe essere ben drenato e ricco di materia organica: ideale è una miscela di sabbia e torba. Le irrigazioni in campo non sono quasi mai necessarie.

Differente è la situazione in vaso, dove tende a necessitare di annaffiature nel momento in cui il terreno risulta completamente asciutto. La potatura dovrebbe essere effettuata per stimolare la crescita di nuovi rami, sani e giovani, e per eliminare i rami vecchi e ormai troppo legnosi. La concimazione non sempre è necessaria.

Sfruttare il profumo emanato dal rosmarino, come?

La creazione di sacchettini in stoffa grezza in cui porre una piccola quantità di rosmarino, da solo o con altre piante profumate, come il timo o la lavanda, potrebbe rappresentare un ottimo modo per sfruttare la profumazione intensa di queste piante aromatiche e dare un tocco di armonia e di naturalezza all’ambiente.

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Ad occhi chiusi, sono convinta che sapresti riconoscere l’odore inconfondibile e aromatico del rosmarino! L’aromaticità di questa pianta officinale è assicurata dalla presenza di oli essenziali presenti nelle foglie e, proprio per questa caratteristica, può essere impiegato non solo come condimento ma anche come profumatore per ambienti, anche in unione con altre piante altrettanto odorose.

Oltre alla creazione dei sacchettini profumati citati in precedenza, c’è chi preferisce creare dei veri e propri mazzetti di rosmarino, legati con spago in iuta o in altro materiale naturale, lasciati essiccare in maniera completa e successivamente appesi come decorazione in grado di creare un profumo delizioso negli ambienti domestici.

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