
Il bollo auto è una delle voci che pesa maggiormente sul bilancio delle famiglie, tanto da rivelarsi una delle tasse più odiate. Nonostante lo scarso gradimento, deve essere pagata, onde evitare di fare i conti con inutili problemi. Ma casa fare se i termini di pagamenti sono già scaduti? Di seguito vedremo assieme chi deve pagare e come comportarsi per evitare sanzioni.
Tassa automobilistica, chi deve pagare
La tassa automobilista deve essere pagata ogni anno da tutti coloro che possiedono un veicolo. A far fede è il nominativo che risulta sul pubblico registro automobilistico, ovvero il Pra, alla data di scadenza utile per il pagamento di tale spesa. Il tutto a prescindere dal fatto che il mezzo circoli su strada oppure resti fermi in garage per tutto l’anno.

Entrando nei dettagli, a dover pagare tale tassa sono coloro che risultano essere proprietari del mezzo. In presenza di un veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono obbligati al pagamento del bollo auto coloro che risultano essere utilizzatori, usufruttuari o acquirenti con patto di riservato dominio.
Tale discorso vale anche per gli utilizzatori di un veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente. In caso di dubbi si invita a consultare gli uffici territoriali di competenza. A tal proposito si ricorda che il bollo auto è gestito dalle Regioni e della Province Autonome di Bolzano e Treno. Uniche eccezioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna, dove la gestione della tassa automobilistica è affidata all’Agenzia delle Entrate.
Come pagare il bollo auto: i vari strumenti disponibili
Diversi sono i soggetti che devono provvedere ogni anno al pagamento del bollo auto. Allo stesso modo sono tanti, fortunatamente, gli strumenti tra cui poter scegliere per portare a termine tale operazione e adempiere, in questo modo, al proprio obbligo. A tal proposito è bene sapere che il pagamento può essere effettuato online oppure di persona.

In quest’ultimo caso è sufficiente utilizzare gli sportelli ATM abilitati oppure recarsi presso un ufficio postale. Ma non solo, è possibile pagare presso i punti di vendita aderenti alla piattaforma PagoPa, quali ad esempio Lottomatica, Sisal e Banca 5. Stesso discorso per quanto riguarda l’ACI e le agenzie di pratiche auto autorizzate.
Nel caso in cui si preferisca effettuare il pagamento online, invece, è possibile sfruttare il servizio PagoBollo online, messo a disposizione sul sito dell’ACI e che è integrato con la piattaforma PagoPa. In alternativa è possibile avvalersi dei servizi di home banking offerti dal proprio istituto di credito o dei servizi online del Prestatore di Servizi di Pagamento, facilmente riconoscibili grazie ai loghi CBILL o PagoPa.
Occhio alla data di scadenza
In caso di mancato pagamento della tassa automobilistica si rischia di dover fare i conti con un accertamento. Se non si paga nemmeno questo, la somma viene iscritta a ruolo e si deve fare i conti con la tanto temuta cartella esattoriale. A tutto ciò, come è facile immaginare, si vanno a sommare sanzioni, interessi ed eventuali spese di notifica.

Se tutto questo non bastasse, si rischia addirittura di arrivare al fermo amministrativo del mezzo. È facile quindi intuire come sia fondamentale prestare attenzione alla data di scadenza. Quest’ultima, è bene sapere, non è uguale per tutti quanti. Entrando nei dettagli, chi acquista un mezzo nuovo deve pagare il bollo auto entro la fine del mese corrispondente a quello dell’immatricolazione. Se quest’ultima ha luogo negli ultimi dieci giorni del mese, però, si deve pagare entro la fine del mese seguente.
In caso di acquisto di un mezzo usato, invece, il termine di pagamento decorre dalla fine del mese in cui avviene l’acquisto. Per ogni anno si deve seguire la stessa scadenza dell’anno precedente. Questo a prescindere dal fatto che il pagamento precedente sia stato effettuato in regola, piuttosto che in ritardo o addirittura omesso.
Tolleranza di pagamento e sanzioni
Fortunatamente per i guidatori, la scadenza annuale di pagamento del bollo auto non è così rigida. In base alla normativa vigente, infatti, è possibile beneficiare di un certo margine di tolleranza. Entrando nei dettagli è possibile pagare la tassa automobilistica entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello inizialmente individuato come mese di riferimento.

In questo caso non si deve pagare alcuna sanzione. Ma non solo, se il giorno finale del mese cade di sabato o di domenica, il termine ultimo per effettuare il versamento viene fatto slittare al primo giorno feriale disponibile. Una volta scaduti i termini di pagamento, compresi i giorni di tolleranza, si dovranno pagare delle sanzioni per regolarizzare la propria posizione.
Proprio in quest’ultima circostanza è meglio affrettarsi. Prima si effettua il pagamento, infatti, più basse saranno le sanzioni da pagare. In caso di dubbi può essere utile consultare il sito dell’Aci per scoprire a quanto ammontano sanzioni e interessi alla data di consultazione e conoscere in questo modo l’importo da pagare.